Accenni di Medicina
Gli Ovuli e gli Spermatozoi
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A questo punto, dopo aver capito di cosa è composto il nostro corpo, cerchiamo di spiegare come si crea il nostro corpo e quindi come si genera la vita. Prima di tutto diciamo che la natura ha deciso milioni e milioni di anni fa: per poter riprodurre un corpo nuovo si ha la necessità di due corpi apparentemente uguali, ma molto differenti tra loro: quello «femminile» e quello «maschile». Lasciamo perdere i traguardi raggiunti dall'uomo e dalla medicina, partiamo dal presupposto che solo due esseri (uno maschile e uno femminile) possono generare la vita.
Gli Ovuli e gli Spermatozoi Gli Ovuli e gli Spermatozoi La prima magia appare nel corpo femminile. Ecco l'«ovulo materno». Gli ovuli materni umani sono prodotti dai follicoli, sacche piene di liquido situate ai lati dell'ovaio, che durante l'ovulazione producono una protuberanza rossastra. L'ovulo, alla sua nascita è grande quanto la punta di uno spillo e appare un po' per volta alla fine della protuberanza circondato da una sostanza gelatinosa contenente cellule. Il processo dura incredibilmente solo una quindicina di minuti.
Una volta espulso dall'ovaia scompare dentro la «Salpinge» (o Tuba di Falloppio) che lo aspetta per risucchiarlo nel suo canale dove, con molta probabilità incontrerà, incontrerà il seme maschile nel suo tragitto embrionale.
Un ovulo arriva a maturazione una volta al mese e può essere fecondato soltanto entro un breve tempo, 24 ore circa, altrimenti si disintegra rapidamente.
Gli Ovuli e gli Spermatozoi La seconda magia appare con gli «spermatozoi», le cellule sessuali maschili. Hanno una forma che ricorda molto quella dei girini delle rane. Anche loro hanno una «testa», nella quale è conservato il patrimonio genetico donato dal padre per la fecondazione, e una «coda», utilizzata per muoversi e risalire attraverso l'utero fin dentro il canale della salpinge dove è fissato l'incontro con l'ovulo. Per ogni flusso migratorio, sono generati ed espulsi dell'organo sessuale maschile milioni di spermatozoi, ma molti di essi muoiono ancor prima di arrivare per le difficoltà incontrate lungo il percorso. Per tale motivo non c'è da meravigliarsi se una maternità desiderata non è facilmente ottenuta.
(*) Le immagini sono state pubblicate sul New Scientist Magazine e secondo alcuni specialisti sarebbero di grande interesse scientifico, poiché permettono di capire i meccanismi alla base del processo.

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