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Arte e Cultura salernitana La Storia di Salerno

Scuola Medica Salernitana, la più antica istituzione medievale nell’Occidente europeo per l’esercizio e l’insegnamento della medicina. La scuola, ai suoi esordi, nell’alto Medioevo, si confonde con l’esercizio della medicina monastica nella città, sulla quale, in seguito si innesta la medicina esercitata dai canonici e chierici delle cattedrali e delle sedi vescovili a vantaggio anche dei laici. Lentamente, ma progressivamente, la medicina laicale succede a quella esercitata dai religiosi, a mano a mano che i concili proibivano a questi ultimi l’esercizio medico fuori dei chiostri, applicando gravi sanzioni contro i trasgressori.La medicina laicale costituì un collegio di maestri e una corporazione di medici per la tutela dei loro interessi materiali e fece a Salerno un centro di studio per la medicina di fama mondiale.

La scuola medica, favorita da Roberto II il Guiscardo, il primo dei principi Normanni di Salerno, dai suoi successori e dagli imperatori svevi, arrivò al suo acme quando i maestri della scuola erano già per la massima parte laici. Essa cominciò a diminuire d’importanza dopo l’ingrandimento dell’Università di Napoli favorito dai re angioini. Il periodo aureo della scuola salernitana coincide con l’arrivo a Salerno di Costantino l’Africano che introdusse e diffuse nella scuola le sue tradizioni latine di opere mediche arabe. Tra l’altro tradusse in latino dall’arabo l’Arte Medica di Galeano. Queste traduzioni contribuirono a dare alla scuola il suo impulso innovatore. Vi fu tenuta infatti in gran conto la chirurgia e pare, anzi, che le nozioni anatomiche fossero basate anche sulla pratica della dissezione, altrove rigorosamente proibita. Nel 1811 Gioacchino Murat ne decretò la chiusura.

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