A
contribuire notevolmente alla qualità di un buon vino è il ruolo ricoperto
dal contenitore che permette il regolare svolgimento della fermentazione.
Sin dai tempi antichi nelle cantine dei nostri nonni e dei nonni dei
nostri nonni, si sarebbero potuti vedere contenitori dalle forme e dei
materiali più disparati, alti e stretti, larghi e bassi, in querce, in
cemento, in ferro, in vetroresina, aperti o chiusi. Oggi invece dopo anni
di studi l'orientamento seguito da tutte le aziende più moderne e quello
di avere dei contenitori in acciaio inox a temperatura controllata con un
sistema di follatura e rimontaggio automatici e computerizzati. Ricordiamo
che il rimontaggio consiste nel prendere il mosto vino dal basso
della vasca e immetterlo nuovamente nello stesso contenitore dall'alto per
bagnare le bucce; la follatura invece consiste nell'immergere le
vinacce nel mosto e rimescolarle.
Da
ciò si evince che le caratteristiche dei contenitori influiscono
sostanzialmente sull'efficienza di queste operazioni, quindi presentiamo i
vantaggi e gli svantaggi dell'uno o dell'altro tipo di contenitore..
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Legno |
Cemento |
Acciaio |
Aperta |
Chiusa |
Bucce Sommerse |
Vantaggi |
Bello, tradizionale, da nuovo cede
sostanze nobili, se ben manutenuto è abbastanza inerte |
Ermetico, neutro se ben rivestito,
multifunzionale facile da pulire adattabile agli spazi, economicità |
Ermeticità totale, inerte, leggero,
facile da muovere, pulire sanificare, condizionabile per la
temperatura, rivendibile addirittura anche a peso |
Fermentazione facilitata più rapida
anche per alte gradazioni temperature di ferment più basse,
controllo della vinaccia, vini serbevoli |
Multifunzionali poca evaporazione e
ac.acetico, fermentazioni lunghe, conservazione del calore
malolattica facilitata torchiato buono |
Nessuna acetificazione delle vinacce
assenza di follature, evita l'acetificazione superficiale, buona
qualità del torchiato |
Svantaggi |
Possibile scarsa di tenuta delle doghe,
difficoltà di pulizia, contaminazione microbica, scarso, molta
manutenzione, condizionamento termico, i tini sono inadatti alla
conservazione |
Poco condizionabile, se non manutenuto
possibilità di contaminazioni possibile formazione di muffe
esternamente |
Prezzo alto per pezzature medio
piccole, competitivo per le grandi, ruggine sulle giunture delle
leghe più economiche, bassa tolleranza a gas solforati |
Perdita di grado alcolico rischio di
acescenza acidità ritarda la malolattica, bassa tenuta di calore
difficoltà nelle follature volatile alta nel torchiato |
Possibili arresti fermentativi per
asfissia dei lieviti, impossibili rimontaggi all'aria,
raggiungimento alte temperature quindi necessaria refrigerazione |
Vinacce compresse, formazione di sacche
di anidride carbonica, bassa estrazione di sostanze, necessità di
frequenti rimontaggi, fermentazione rallentata |
Come
si può notare i contenitori migliori per le fermentazioni sono quelli di
acciaio inox, preferibilmente di piccole dimensioni con un semplice
sistema di regolazione dell'aria costituito dallo sportello superiore
delle vasche. Molte aziende però usano anche vasche a cappello sommerso
ossia contenitori di inox con una griglia che non permettono alle vinacce
di affiorare ottenendone buoni risultati.
Molto importante è che i contenitori abbiano un rapporto fra volume e area
di base tale da consentire una ampia superficie di contatto, quindi i
contenitori non dovranno essere troppo stretti e alti in quanto la
superficie di contatto sarebbe bassa, quindi il cappello di vinacce che
andrebbe a formarsi sarebbe di difficile rottura e le vinacce della parte
interna del cappello non sarebbero sufficientemente bagnate. I contenitori
più moderni sono i fermentini con camicia scambiatrice, che hanno
una intercapedine esterna attraverso la quale passa un liquido,
riscaldante o refrigerante. Ancora più moderni sono i fermentini
rotativi usati in Toscana per i novelli, che posti orizzontalmente,
oltre a riscaldare il mosto, ruotano.
Quindi le caratteristiche fondamentali di un buon vaso vinario per la
fermentazione sono quelle di essere facilmente lavabili e sanificabili,
devono essere facilmente e velocemente riscaldati o refrigerati, devono
essere predisposti per rimontaggi e follature, gestibili possibilmente da
un pannello computerizzato. |