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S. Pietro in Vinculis
I primi documenti che riguardano la chiesa di S. Pietro in Vinculis, risalgono al secolo XVI, epoca alla quale si può far risalire la sua costruzione. Il nome sembra si riferisca alla liberazione di S.Pietro per opera di un Angelo.
La facciata della chiesa, costretta tra due edifici, è delimitata da due lesene con capitelli con volute e si conclude con un timpano. Il portale è individuato da due lesene ed è sormontato da un timpano quasi a ripetere l'impianto della facciata; al di sopra di questo vi è una cornice, nella quale era raffigurato S.Pietro liberato da un Angelo: oggi dopo ridipinture recenti non è più leggibile.
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L'interno della chiesa, ad unica navata, è in stile barocco. L'altare maggiore, settecentesco, è realizzato con marmi policromi ed è delimitato ai lati da due angeli reggicandelabro. E' sormontato da una cornice modanata, che racchiude la pala dell'altare e si conclude con un ovale raffigurante l'immagine della Vergine. La pala dell'altare è opera di Michele Ricciardi, datata 1724.La composizione, ricca di movimento e di pathos, si rifà ad una credenza romana, riportata da Jacopo da Voragine nella sua Legenda Aurea. Si riteneva che S.Pietro, dopo insistenze dei cristiani, per sfuggire alle persecuzioni, avesse lasciato Roma. Dopo aver incontrato Cristo, sulla Via Appia, era tornato a Roma dove l'attendeva la crocifissione. Il dipinto raffigura Cristo e ai suoi piedi Pietro, alle spalle di questi si intravede Roma, e dall'alto una schiera di angeli reca la croce, la palma del martirio, la chiavi e la mitria papale simboli del martirio e della gloria del Santo. Domina la pala l'ovale raffigurante la Vergine con Figlio anch'essa settecentesca. |
Gli altari laterali, datati 1738 come anche l'altare maggiore, sono realizzati in forme barocche con marmi policromi. Sull'altare di sinistra si trova la tela raffigurante S.Giuseppe a A. Ingenito (sec. XVIII). Su quello di destra il dipinto raffigura l'immagine di S.Antonio da Padova opera di N. Luciano del 1759. Il soffitto, è decorato da tele dipinte; a sinistra è un ciclo pietrano: la chiamata di Pietro, l'Angelo che libera Pietro dalla prigione di Gerusalemme, la guarnigione prodigiosa dello storpio; a destra è il ciclio paolino: Saulo assiste al martirio di S.Stefano, la conversione di S.Paolo sulla via di Damasco, il martirio del Santo; al centro: la consegna della chiave del regno dei cieli, l'incontro di S.Pietro e S.Paolo, S.Paolo nufrago. Al centro della cantoria vi è un organo di legno intarsiato e dorato. Alla sinistra dell'ingresso, vi è la lapide in ricordo dei patrioti cilentani morti nei moti del 1828. |
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