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Museo Diocesano

La sede attuale del Museo corrisponde al recupero della struttura del Seminario Diocesano, destinato a diventare, con la biblioteca e l'Archivio, un grande polo culturale della cittą e della provincia. Le sue collezioni sono molto importanti ed esprimono uno spaccato della cultura regionale dal Medioevo al XVIII secolo. Fra tutte le opere, ricoprono un'importanza primaria il ciclo degli avori e l'exultet.


Gli Avori salernitani costituiscono la pił vasta e completa raccolta di tavolette  eburnee del Medioevo cristiano esistente al mondo. Essi sono ben 69 pezzi, di cui 37 illustrati con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. La loro datazione č collocata ai primi decenni del XII secolo.

 

L'Exultet č un rotolo in pergamena del XIII secolo, composto da 11 fogli corredati da illustrazioni, che veniva usato durante la liturgia del Sabato Santo.

Fra le raccolte del Museo i codici medievali rappresentano una sezione importante, ricca di risvolti storici artistici. La pinacoteca č composta da quasi 100 dipinti, che rappresentano una notevole sezione della cultura figurativa dell'Italia meridionale dal XII al XVIII secolo.
Fra le opere si possono ricordare una Croce dipinta del XIII secolo, la Crocifissione giottesca di Roberto d'Oderisio del XIV sec, la Pietą di fattura avignonese, l'Incoronazione della Vergine di Eboli, una piccola tavola di San Michele Arcangelo di Cristoforo Scacco. Non mancano diversi dipinti di Andrea Sabatini come Pietą, La Madonna e i Santi Aniello e Leonardo.Notevole č la presenza della pittura naturalistica come la Giuditta, San Pietro piangente, San Girolamo penitente, San Brunone e la Madonna con Bambino. La pittura barocca č rappresentata da due grossi teloni del piemontese Giovan Battista Beinaschi raffiguranti il Martirio di Sant'Erasmo e Mosč fa scaturire l'acqua dalla roccia. La scultura č presente con pochi pezzi, ma di notevole valore come San Giuseppe in legno dorato ed il San Martino.

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