Cheope o Khupu (ca 2588 a.C.) fu il secondo faraone egiziano della IV Dinastia, figlio di Snefru. Difese le frontiere contro le tribù del Sinai e fondò centri nella Tebaide in seguito occupati dai Greci. Pur non essendo stato un uomo d'ingegno politico, è però diventato famoso per l'imponenza del sepolcro che si fece edificare a Giza, è considerata una delle sette meraviglie del mondo sin dall'antichità: si tratta della più alta delle tre piramidi innalzate nella zona.
E' una vera e propria montagna di granito di 2.300.00 blocchi di pietra calcarea, alcuni anche di 350 tonnellate, per un peso complessivo di 5.750.000 tonnellate, la larghezza è di 232 m. e l'altezza di 146 m., la sua costruzione richiese 100.000 operai per 20 anni. Recenti studi sostengono che per la costruzione delle piramidi veniva adoperata manodopera inattiva durante il periodo della piena del Nilo e non una massa di schiavi, come affermava Erodoto; comunque questa forza di braccia, servili o non, si sarebbe potuta impiegare diversamente in lavori produttivi ed utili per accrescere il benessere del popolo. D'altra parte lo stesso sacrificio di vite umane, che furono moltissime, fu un prezzo inutilmente pagato per opere che miravano a soddisfare l'ambizione e il prestigio del sovrano.
Per questo motivo si pensa sia stato un faraone ambizioso e crudele, ma di lui non è mai stato trovato nulla se non una piccola statuetta in avorio di circa 7,5 cm e conservata nel Museo del Cairo.
La Grande Piramide
1) Ingresso - 2) Corridoio discendente - 3) Camera sotterranea - 4) Corridoio ascendente con ingresso al pozzo - 5) Corridoio orizzontale - 6) Camera della Regina - 7) Grande galleria - 8) Cripta e camera della Saracinesca - 9) Camere di scarico - 10) Tappi di granito - 11) Pozzo di servizio e Grotto |
Dopo che la Grande Piramide fu inizialmente sigillata, la sua entrata originaria fu ricoperta con lastre di pietra calcarea levigate. In effetti questo tipo di materiale si confonde perfettamente con quello usato per il rivestimento della parte esterna della piramide, in modo da rendere l'entrata invisibile dall'esterno. Anticamente, per entrare nella piramide, i profanatori, non conoscendo l'ubicazione dell'entrata vera e propria, scavarono un tunnel che portava direttamente all'interno della stessa. Nello scavo vennero incontrate molte difficoltà per la durezza della roccia; ma alla fine venne trovata la camera sepolcrale di Cheope. Una volta arrivati all'interno della camera, fu più facile poi rintracciare l'entrata, percorrendo in senso inverso il corridoio che da quella stanza portava all'uscita.
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