I Faraoni e i Re dell'Antico Egitto

Amenòfi III (1394 - 1356 a.C.): Figlio di Tutmes IV e faraone della XVIII Dinastia, i Greci lo identificarono con Memnone; Sovrano potente, ebbe corrispondenza diplomatica coi re e principi dell'Asia occidentale, i quali riconoscevano la sua supremazia. La sua fu un'epoca di grande splendore.

Amenòfi IV (Ekhnaton o Akhenaton 1356 - 1339): Acquistò celebrità soprattutto per la sua riforma religiosa in senso monotelistico, volta all'adorazione esclusiva del dio Sole (Aton), ma fallì subito dopo la sua morte per l'ostilità della classe sacerdotale, anche se risorse 13 secoli dopo. Allo stesso tempo sì proclamò sommo sacerdote del nuovo dio e mise al bando gli altri dèi e in primo luogo Ammone, distruggendo tutte le rappresentazioni delle altre divinità, questo gli costo l'appellativo di Eretico. Sposò Nefertiti e fece costruire una nuova capitale alla quale impose il nome di Akhetaton (l'Orizzonte di Aton). Dopo la sua morte il suo sigillo venne cancellato da tutti gli edifici e il suo nome maledetto.

Nefertiti (XV sec. a.C.): Regina d'Egitto della XVIII Dinastia, moglie del faraone Amenofi IV, il re Eretico. Nell'opera di riforma religiosa, pare che Nefertiti sia stata ancor più attiva e decisa del marito, dal quale minaccio di separarsi, o forse si separò, quando esigenze politiche sembrarono rendere necessario un riavvicinamento della religione di Amenofi IV al clero tebano di Ammone. La sua fama è legata soprattutto alle numerose rappresentazioni in statue e in bassorilievi trovati in Tell-el-Amarnah e particolarmente al celebre busto in pietra calcarea dipinta (in basso) ad opera dello scultore Tumosi e ora esposto al museo di Berlino, durante il nazismo durante il nazismo la regina Nefertiti era considerata un modello dei bellezza ariana.

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